Lettera da Téhini del 02.02.2019

Téhini, 02.02.19

Amici Carissimi,

le feste natalizie sono passate, ma non dal nostro cuore. Gli impegni pastorali sono più leggeri e dunque me voilà seduta per scrivervi alcune notizie e riflessioni.

Non posso cominciare senza ricordare accoratamente il nostro caro p.Gigi. Anche qui non cessiamo di pregare per lui sempre con fiducia in ciò che permette Dio, perché umanamente i nostri amici africani dondolano la testa e restano ammutoliti e increduli davanti alla grande prova che il padre sta passando. E’ con speranza cristiana che continuiamo con assiduità a pregare il Buon Dio per lui in piena unità con i cari padri della S.M.A., sempre presenti e attenti ai bisogni spirituali e concreti di tutti, ovunque il Signore m’invia.

Saluto e ringrazio voi tutti/e, compresi il Parroco don Federico, il p. Abate Giulio con tutti i monaci, che non si dimenticano di questa nostra periferia di Téhini, le care sorelle Benedettine di San Daniele, nascoste ma vivissime con la loro preziosa preghiera; la simpatica Fam. Finotti, sempre molto presente e concreta in tutte le attività umane anche con i super pacchi che ci arrivano via posta periodicamente (portano la gioia dei doni di Babbo Natale); gli Amici della Montagna che non fanno mancare i loro originali contributi anche per posta, inviandoci sempre una ventata di buona aria fresca di montagna; la Sig.ra Agostini sempre fedele che ci permette di aiutare molti scolari ogni anno; Tommaso e sua moglie che si sono presi a cuore la piccola Rebecca che continua a crescere in corpo e spirito.

In questo periodo dell’”Armatan”, il forte vento del deserto, qui a Téhini puoi ammirare lunghe savane asciutte, le colline che ci circondano sono come una corona secca… pericolosa quando accendono il fuoco, fa impressione vedere bruciare bruciare e salire il fumo nero verso un cielo azzurro senza alcuna nuvoletta … alla sera brillano le braci. Ci vorrebbe la forte preghiera d’intercessione del profeta Elia per farci arrivare la pioggia benefica! Questa pioggia sarebbe la gioia di tutti anche per permettere ai fiori preziosi degli anacardi di non rovinarsi al sole cocente e di dare così frutti copiosi con una raccolta abbondante. Infatti quest’anno, gli anacardieri sono ricchissimi di fiori profumati che fanno lavorare infaticabilmente le api, che non mancano mai in questa zona, noi speriamo in nuove provvidenziali entrate per la popolazione.

La temperatura va circa dai 17° ai 38°/40°. Pregate con noi il Signore perché ci invii un po’ di pioggia, anche per rinfrescare e purificare l’aria. Col caldo c’è pericolo di epidemie di meningite, di tossi e influenze per gli sbalzi di temperature, di allergie per le polveri,  invece la malaria non cessa mai, pioggia o no!

Tra la nostra missione e la parrocchia dei padri abbiamo un grande baobab che ci ripara dalla forza dei venti, sarà alto 40 metri con una circonferenza di 4/5 metri. Lungo l’enorme tronco si sono insediate due colonie di api selvatiche…. Aggressive… non amano i rumori e sono pericolose se molestate, ora sotto il baobab passa la pista che porta ai campi della gente e al Parco Nazionale del Comoé e abbiamo seri problemi: a volte siamo obbligati a restare in casa per non essere punti, a volte devi aspettare che si calmino perché ti impediscono di entrare in casa. In questo periodo, poi, il baobab è pieno di “cabosse”, i frutti che vengono succhiati e con l’acqua creano una piacevole bevanda, i bimbi cercano di impossessarsene lanciando sassi o legni affinché cadano per terra … questo è molto pericoloso perché le api possono reagire. Abbiamo provato più volte la notte a bruciare gli alveari  che si sono costruite, ma dopo un po’ di tempo voilà che ritornano più numerose di prima.  Abbiamo provato attirarle nelle nostre arnie per beneficiare del loro prezioso prodotto, ma … invano … Per il momento il pericolo resta.  

Presto cominceremo un nuovo ciclo di formazione sull’apicultura chiamando i tecnici esperti e vedremo con loro come organizzare il Centro del Miele che abbiamo cominciato con la popolazione locale a Samidana Djesso. Il mese prossimo sarà tempo di raccogliere il miele delle nostre arnie. Speriamo vada tutto bene.

Grazie al nuovo parroco ab. Fidèle, la preghiera della comunità cristiana è aumentata e abbiamo ripreso le Comunità Ecclesiali di Base (C.E.B.) nei quartieri. Molto importanti perché sono come piccole cellule di cristiani in preghiera in azione nei diversi quartieri. Non è facile animare le C.E.B. a causa del carattere individualista di queste etnie e della forte presenza di feticismo. Ma speriamo che a poco a poco comprendano la gioia di pregare assieme per incontrare l’Amore di Dio  e la forza che ne sprigiona per il bene personale e comunitario. Il cappellano che abbiamo, ab.Vincent, è un sacerdote del gruppo “Rinnovamento dello Spirito”, carismatico, fa preghiere di liberazione e di guarigione, e la gente un po’ alla volta si avvicina anche per questo.

Ho ripreso la preghiera e la visita nei villaggi e quasi ogni domenica sono a cavallo della moto dietro Joel che mi accompagna su e giù per la savana sperduta di questo Dipartimento, un po’ dimenticato, del grande  Nord Est della Costa d’Avorio. Passando qua e là ti accorgi dell’enorme sottosviluppo. Gesù, non è assolutamente conosciuto, interi villaggi e accampamenti vivono alla giornata senza alcun servizio civile e sociale, i bimbi non hanno estratti di nascita, e così anche i loro genitori. Conoscono solo savana, campi, lunghi silenzi e solitudini… sono un po’ restii ad accoglierti. E quando ti accolgono, non hanno neppure un seggiolino da offrirti per sederti … l’altra domenica  sono andata a trovare Luc e sua moglie, un catechista di Togolokaye, nel suo accampamento, ebbene sono stata in piedi perché non aveva nulla per farci sedere … neppure l’ombra di un albero… era stupito e felicissimo di vederci: “mai nessuno è venuto salutarci qui!”. Noi pure eravamo contenti per essere arrivati fin da lui, soprattutto per aver finalmente conosciuto sua moglie, decisamente donna coraggiosa per vivere sperduta nella savana in una piccola capanna con un granaio vicino e il focolare sotto il sole cocente e l’acqua lontana qualche kilometro. A volte mi domando come fanno a sopravvivere…?

Dall’8 al 12 e dal 22 al 26 gennaio scorsi abbiamo organizzato due sessioni residenziali di formazione integrale per  le donne Lorhon e Burkina bé. 2 settimane molto impegnative. Avevamo la Missione occupata da mamme e bambini al di sotto di 3 anni, poiché le mamme si spostano ovunque col proprio bimbo che allattano. Formazione integrale perché con le prime lezioni facciamo conoscere la nostra fede, con le seconde nozioni sanitarie e igieniche, con le terze nozioni di agricultura e, molto importante, il significato del lavorare in gruppo per ottenere risultati positivi per tutti. In questa sessione abbiamo avuto ottimi formatori, il Parroco ab. Fidèle e il cappellano ab Vincent, il dott. Tra-Bi direttore del  Centro sanitario di Téhini, M.me Boga Consigliera comunitaria dell’ospedale di Bouna e  il Direttore dell’Agricultura del Dipartimento di Téhini. L’organizzazione era in autogestione delle mamme: Mariette ci aiutava a preparare i pasti tre volte al giorno, Marie si alzava alle 4 h 30 del mattino per scaldare l’acqua per permettere di lavare i bambini e le mamme incinte, tutte partecipavano alla santa Messa delle 6 h 30, Rosalie sempre pronta per ogni necessità affinché il programma potesse essere rispettato, Adeline preparava le varie bibite per la pausa caffè,  Agnese pronta a tradurre in Dioulà, la lingua dei loro mercati in caso di problemi di comprensione, l’anziana mamma Marie, madre di Joel,  disponibile a tradurre in moré per le mamme burkina bé. Insomma come vedete c’era tutta una bella équipe di lavoro, ringraziando Dio e nonostante gli immancabili problemi, le mamme venute dai diversi villaggi erano contente e si sono impegnate a trasmettere la formazione ricevuta alle altre mamme rimaste ai villaggi. Dal 5 al 9 febbraio faremo la 3° sessione di formazione per le donne lobi. Che il Signore ci aiuti a trasmettere il Suo Amore e questi saperi essenziali per difendere e sviluppare la vita che ha affidato alle donne ovunque siano.

Oggi, festa della Presentazione di Gesù: rinnoviamo la nostra fede per essere figli della Luce!

Eccovi alla fine diverse proposte per collaborare con la popolazione locale, migliorare, sviluppare percorsi di autonomia in questa periferia del Regno affidataci dal Creatore. Il vostro impegno non provvede solo ai bisogni di questi vostri fratelli e sorelle, è ancora sorgente d’azione di grazia verso Dio! Vi abbraccio tutte/i con profonda gratitudine e riconoscenza,

Vostra Annalisa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alcuni progetti attivi che sono da portare avanti con la nostra collaborazione:

1.     Continuare a sostenere le scuole comunitarie che abbiamo a Tchaqueté, Polenkaye, Bembela, Nopa. Attualmente ogni animatore (sono 4) dovrebbe ricevere almeno 46 euro al mese dai genitori. Purtroppo non sempre i genitori riescono ad fedeli a questo impegno e allora noi garantiamo il minimo. Ma se potessimo aggiungere almeno altri 30 euro al mese, gli animatori sarebbero più motivati ad insegnare in questi villaggi dove non c’è alcun servizio governativo. I nostri ragazzi sono ben preparati e riescono a superare con buoni voti gli esami statali per avere i titoli come nella scuola pubblica.

 Per il materiale scolastico ringraziamo vivamente la fam. Finotti che ci spedisce periodicamente dei pacchi preziosissimi dove troviamo un po’ di tutto e perciò possiamo distribuire zainetti, penne, quaderni e altro.

2.     Continuare a sostenere i Centri di Alfabetizzazione: a Téhini 3 corsi, a Niamoin 2 in francese  e 1 in Lorhon, a Tchaqueté 2 corsi, a Gogo-Saga 1 in Lorhon, a Samidana 1 in Lorhon. Diamo 20 euro al mese per 24 ore di corso ad ogni animatore che sono in totale 8. Per cui 20 euro per 8 animatori = 160 euro al mese per 11 mesi = 1.760 euro all’anno.

3.     Continuare a sostenere il Centro del Miele: vorremmo preparare altre 30 arnie, piazzarle nei terreni adatti e cominciare a costruire il luogo dove potremmo centrifugare il miele e confezionarlo. Finora l’ho fatto arrangiandomi nella mia cucina grazie a Marie. 1 arnia ci viene a costare almeno 31 euro.

4.     Continuare a sostenere la costruzione della nuova Missione di Tougbo dove risiede la famiglia di catechisti e animatori di comunità, Nicolas e sua moglie, che hanno seguito la formazione in Burkina Faso, vi ricordate? Grazie al contributo ricevuto dalla fam. Finotti abbiamo potuto finire la pompa e una cappella sul nostro terreno.

Qui c’è molto da fare con tempo e pazienza:

* cominciare la costruzione della casa e due camere di passaggio per noi nel caso che dovessimo fermarci a Tougbo per qualche periodo. C’è in corso un preventivo per usare prefabbricati in géobeton

* abbiamo bisogno di un recinto di filo spinato per 1 ha per difenderci da buoi, porci e capre, che ci hanno mangiato tutto il seminato, per poter ricominciare a coltivare orti, ignam, mais, manioca. 230 euro.

* vista la mancanza di medicinali per curare la popolazione e in accordo con il Sottoprefetto e il medico dell’unico dispensario, vorremmo aprire anche a Tougbo un deposito di medicinali come a Téhini. Primo stock di 500 euro e poi continuerà Nicolas ad approvvigionarsi tramite la vendita stessa dei medicinali.

5. Grazie all’ab Maximin Da, ora Direttore della Caritas Diocesana di Bondoukou, con il quale collaboriamo molto bene, abbiamo trovato un’altra  persona che resterà con noi anche per l’organizzazione e il coordinamento di tutte le attività di promozione umana, sarà anche economo della nuova Caritas parrocchiale di Sant’Anna, che stiamo cercando di strutturare. Si chiama pure lui PASCAL come il nostro caro amico mancato da poco. Seguirà molte attività già organizzate con successo come i gruppi delle donne con il microcredito, i depositi dei medicinali, la gestione dei pozzi.

* prevediamo perciò la costruzione dell’ufficio Caritas Parrocchiale, dove il giovane potrà lavorare, con relativo materiale di segreteria: computer, stampante, cellulare, macchina fotografica, internet e cartoleria varia. Progetto in corso.

* acquisto di 2 moto: una per il giovane Pascal affinché possa visitare frequentemente e regolarmente i villaggi e una per il nostro Joel che ci porta a destra e a sinistra per i villaggi. La sua attuale moto è vecchia e provata, si spende assai per cambiare i vari pezzi. Totale complessivo della dogana, della carta grigia e dell’assicurazione sarebbe di 896 euro x moto quindi per 2 moto 1,792 euro.

* abbiamo bisogno di sostenere Pascal per 1 anno con un salario di 115 euro x mese x 12 mesi = 1.380 euro. Terminato l’anno, ci auspichiamo che possa essere sostenuto delle diverse attività.

6.  Costruzione a Téhini di una infermeria  a due letti, con la farmacia attigua, per ospitare persone in modalità tipo day hospital che necessitano di terapie di breve durata, soprattutto somministrazione medicinali via flebo come le cure antimalariche e infezioni varie. Richiesta sostenuta anche dal direttore medico del dispensario che si è impegnato a seguire i malati.  Progetto in corso.